Al Museo del Ghisallo nel mese di maggio il rosa e il profumo di successo della grande corsa a tappe italiana ti catturerà mente e cuore più che in altri mesi. L’aria del Giro si respira ovunque visitando il Museo che racconta anche la storia del Giro d’Italia.
Anche perché a Magreglio (Como) la collezione con le maglie rosa del Giro d’Italia – fiore all’occhiello dell’esposizione dedicata a tutti i ciclisti non ad un solo campione – troneggia nell’allestimento del Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo, ed è una collezione organizzata da sempre in collaborazione con RCS La Gazzetta dello Sport, una parete che lascia senza fiato per la più importante collezione al mondo di maglie rosa, ben 65.
Tutte insieme appassionatamente, le maglie rosa della collezione Ghisallo vivono 12 mesi all’anno, tranne nel mese di maggio quando qualche esemplare esce in permesso proprio perché siamo nelle settimane del Giro.
Così, ad esempio, la maglia Rosa di Chioccioli del 1991, quella di Rominger del 1995, quella di Magni del 1955, quella di Savoldelli del 2006 e di Gianni Bugno del 1990, insieme ad alcune biciclette dei campioni, sono esposte in prestito dal 13 al 19 maggio a Seregno, per la tappa che partendo dalla città brianzola arriverà a Bergamo il 21 maggio, presso la filiale di Banco BPM in via Montello, 1/A, accessibile gratuitamente durante gli orari di apertura (8.20 -13.20 / 14.30 – 16.30).
Il Giro d’Italia ha toccato Seregno l’ultima volta ben 33 anni fa, nel 1960, in occasione di una tappa indimenticabile, dove Anquetil riconquistò la maglia rosa dominando la crono della Brianza, da Seregno a Lecco, di cui si ricordano strade gremite di gente per assistere alla spettacolare prova d’una dei più grandi cronomen di tutti i tempi.
Il Ghisallo in Giro è anche Il Design “in giro”, un temporary cycling museum che nei giorni 20 e 21 maggio, si farà ammirare presso lo spazio di POL 74 a Seregno (via Briantina, 68) da sessant’anni azienda leader nel mondo del divano letto. Nel loro showroom verrà allestito un percorso che si snoderà fra design, ciclismo e filmati storici. L’esposizione, con ingresso libero (orari di apertura 9.30-18.00), realizzata grazie alla collaborazione con il nostro Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo, all’Associazione Giacinto Santambrogio Asd e ad alcune preziose collezioni private permetterà di vedere le bici, le maglie, e gli scatti più iconici dei campioni che hanno fatto la storia della Corsa Rosa.
Infine se vai al Giro d’Italia, per contro, troverai il profumo del Museo del Ghisallo che segue la Carovana: un museo che si tinge di rosa perché presente al villaggio della Corsa Rosa dove sono esposte maglie ed edizioni storiche del Garibaldi, la guida del Giro (edizioni del 1949, 1951, 1955, 1961, 2007).
Al seguito del Giro quest’anno sfilano fino alla fine della corsa a tappe: la maglia rosa di Fiorenzo Magni, Giro d’Italia 1951, quella di Eddy Merckx, Giro d’Italia 1968 e quella di Roberto Visentini, Giro d’Italia 1986, in buona compagnia con quella conquistata da Andrew Hampsten, Giro d’Italia 1988.
“Diciamo la verità, – spiega il Presidente del Museo del Ghisallo Antonio Molteni – non facciamo uscire i nostri cimeli a cuor leggero dall’esposizione di Magreglio. Ma la deroga di maggio viene vissuta con serenità, perché siamo da sempre importanti alleati del Giro d’Italia e dei suoi ricordi, perché consideriamo queste esposizioni temporanee un fantastico modo per promuovere il nostro Museo e riaccendere la passione della gente verso i ricordi del grande ciclismo, una passione che continueremo ad alimentare senza sosta cercando di fare sempre di più squadra con gli organizzatori della Corsa Rosa, come voleva il nostro fondatore Fiorenzo Magni”.